Lo scorso 26 giugno, come riportato anche da CNBC, Coca Cola ha annunciato che avrebbe sospeso per almeno 30 giorni il suo advertising sui canali social media a livello globale. La decisione si colloca sulla scia di quella già annunciata da altre multinazionali (come Colgate -Palmolive, Ford, Honda, Patagonia, The North Face, Unilever, Vans, Verizon, etc) che hanno aderito alla campagna di protesta “Stop Hate for Profit”, che condanna la diffusione attraverso i social media di contenuti a sfondo razziale o inneggianti all’odio e alla violenza e che mira a sensibilizzare i gestori delle piattaforme circa la loro responsabilità nel controllo di tali contenuti pubblicati da parte degli utenti. CocaCola non ha aderito ufficialmente a questa campagna, ma per voce di James Quiencey – CEO e Presidente dell’azienda – ha dichiarato: “Non c’è spazio per il razzismo nel mondo e non c’è spazio per il razzismo sui social media”, aggiungendo che “ Coca-Cola Company sospenderà la pubblicità a pagamento su tutte le piattaforme di social media a livello globale per almeno 30 giorni. Ci vorrà tempo per rivalutare le nostre politiche pubblicitarie per determinare se sono necessarie revisioni. Ci aspettiamo anche maggiore responsabilità e trasparenza dai nostri partner sui social media ”.
FEB