Le mancate vendite di vino derivanti dalla chiusura dell’on-premise, causa emergenza Covid-19, potrebbero tradursi in perdite per 437 milioni per i viticoltori californiani dopo la prossima vendemmia. Lo suggerisce un’analisi di Jon Moramarco, managing partner di bw166 ed editor di The Gomberg Fredrikson Report (pubblicazione mensile che dal 1948 traccia il mercato del vino californiano), realizzata in collaborazione California Association of Winegrape Growers, che ne ha diffuso i dati con un recente comunicato stampa (seguendo il link presente nel comunicato è possibile accedere al report di Moramarco).
Secondo le previsioni, infatti, le vendite di vino californiano nei 12 mesi che vanno da marzo 2020 a febbraio 2021 potrebbero calare di 9,21 milioni di casse da nove litri sui dodici mesi precedenti. La crescita delle vendite off-premise prevista per gli stessi 12 mesi (+10%) no sarà certo sufficiente a compensare le previste perdite delle vendite del canale della ristorazione (-60%), quelle delle tasting room delle cantine (-60%), e quelle dei winery wwine club (-10%).
La situazione per i viticoltori californiani, già così estremamente difficile, potrebbe rivelarsi ancor più drammatica a causa dell’eccedenza di stock del 10% rilevata alla fine dello scorso anno in seguito all’abbondante vendemmia 2018. Ciò potrebbe aggiungere alla perdita di fatturato dei viticoltori altri 395 milioni di dollari, per una impatto totale tra marzo 2020 e febbraio 2021 di ben 832 milioni di dollari.
FEB