L’Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail (ANSES) ha pubblicato lo scorso 9 ottobre i risultati di una valutazione comparativa sulle alternative non chimiche al glifosato, il più diffuso erbicida al mondo, oggetto da anni di polemiche e preoccupazioni per i suoi diversamente riscontrati effetti sulla salute. Lo studio comparativo, avviato nel 2018, prende spunto dall’articolo 50 comma secondo del Regolamento CE 1107/2009
La valutazione si basa su un articolo 50, comma 2° del regolamento europeo CE 1107/2009 del 21 ottobre 2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, che specifica che è possibile effettuare una valutazione comparativa di un prodotto fitosanitario quando esista un metodo di controllo o di prevenzione non chimico per lo stesso uso ed è di uso
corrente in tale Stato membro. La valutazione si è focalizzata in particolare su quattro aree di utilizzo dell’erbicida: viticoltura, alberi da frutto, culture in pieno campo, silvicoltura.
I risultati della valutazione suggeriscono che esistono alternative al glifosato già comunemente usate e che non presentano particolari limiti operativi ed economici, quali ad esempio il diserbo meccanico in viticoltura o in frutticoltura, o nelle coltivazioni a pieno campo l’aratura tra due cicli culturali annuali. Allo stesso tempo sono state evidenziate anche aree d’intervento in cui il ricorso al glifosato appare ancora la soluzione più economica (si pensi ad esempio a situazioni in cui il passaggio di attrezzi meccanici è impraticabile, a causa di pendii sassosi o ripidi).
Nel contesto di una politica governativa mirata all’eliminazione del glifosato in agricoltura, che il governo francese ha avviato negli anni scorsi (il presidente Macron si era impegnato nel 2017 ad eliminare il glifosato in agricoltura entro 5 anni), l’ANSES, viste le evidenze emerse dalla valutazione comparativa, ha stabilito nuove regole per il ricorso a questo erbicida.
Per quel che concerne la viticoltura in particolare (per le altre aree d’intervento si rimanda al documento di ANSES) è stato stabilito:
– Divieto di utilizzo del glifosato tra i filari; l’alternativa indicata è il mantenimento dell’erba o il diserbo meccanico;
– Uso autorizzato del glifosato in situazioni in cui non è possibile il diserbo meccanico, ed in particolare in presenza di viti in forte pendenza o terrazzate, terreni sassosi, viti per portinnesti;
– Limitazione della dose annuale massima autorizzata a 450 g di glifosato per ettaro, essendo le applicazioni limitate al 20% dell’area del lotto, ovvero una riduzione dell’80% rispetto alla dose massima attualmente autorizzata.
FEB