Quasi scontato ricordarlo, la bottiglia in vetro dal 75 cl è ancora il formato di confezionamento più popolare e conosciuto tra i consumatori di vino tutto il mondo. I formati alternativi, secondo una tendenza già suggerita da tempo dagli analisti del mercato (si veda in proposito qui), stanno tuttavia guadagnando terreno in alcuni mercati chiave, sia in termini di apprezzamento che di conoscenza da parte dei consumatori. Ciò è confermato, o per meglio dire ancora suggerito, da Wine Intelligence, che ha recentemente pubblicato quattro report sul packaging del vino in Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Svezia; vediamone alcuni dati e alcune suggestioni significative.
I consumatori di Regno Unito e Svezia sono da sempre pionieri nella conoscenza e nel ricorso ai formati alternativi alla bottiglia in vetro. Nel Regno Unito c’è oggi una significativa awareness rispetto a metodi di confezionamento per il vino altrove in Europa pressoché sconosciuti, quali ad esempio la lattina o il wine pouches (il sacchetto in plastica laminata per liquidi che in Italia si trova ad esempio utilizzato per il confezionamento di alcuni succhi di frutta). In UK questi formati sono conosciuti, secondo Wine Intelligence, dalla quasi la metà dei consumatori del Regno Unito, che dimostrano anche una crescente propensione al loro acquisto. Ancora crescente è l’apertura ed il ricorso di consumatori regolari di vino al bag-in-box, formato che ha visto una particolare vitalità anche in occasione delle pandemia del Covid-19, grazie alla sua praticità e convenienza.
In Svezia la propensione all’acquisto di vino in formati alternativi è invece forte, anche perché la conoscenza di queste soluzioni tra i consumatori è facilitata dal sistema monopolistico di vendita delle bevande alcoliche in capo al Systembolaget. In questo mercato, il Pet spicca tra gli altri sistemi di imbottigliamento alternativi del vino; il PET è particolarmente apprezzato per sostenibilità e praticità, essendo leggero ed indistruttibile. I consumatori svedesi si dimostrano quindi di mentalità aperta in questo senso, sebbene la bottiglia in vetro guidi ancora le vendite e sebbene i formati alternativi siano fortemente associati ad occasioni di consumo particolari ed informali (quali ad esempio feste all’aperto o consumo nelle seconde case).
Per gli Stati Uniti e per il Canada, Wine Intelligence rilava un impatto ancora contenuto in termini assoluti dei formati alternativi nelle vendite di vino, ma la conoscenza di questi formati e la propensione al loro acquisto tra i consumatori è notevolmente cresciuta in termini percentuali negli ultimi tre anni. Il fenomeno è quindi ancora marginale ma in evoluzione. Per quanto concerne il vino in lattina, le vendite sono raddoppiate negli Stati Unite dal 2017 ad oggi, ma solo l’8% dei consumatori afferma di avere acquistato vino in lattina negli ultimi sei mesi (percentuale ancora minore in Canada, il 6%). Più netta la conoscenza in entrambi i mercati del formato bag-in-box, che negli Stati Uniti è particolarmente apprezzato ed è stato anche la fortuna di alcuni marchi (si pensi ad esempio – aggiungiamo noi – al fenomeno dei marchi Bota Box di Delicato Family Vineyards o di Black Box di Contellation Brand). In Canada il Bag in Box ha recentemente visto una particolare vitalità “causa Covid”. In ultimo si segnala che negli Stati Uniti i piccoli formati sono oggi particolarmente ricercati dai consumatori, secondo lo slogan “smaller-is-better” che accompagna ragioni salutistiche e di praticità di consumo.
FEB