Il consumo globale di bevande alcoliche ritroverà alla sua normalità, o per meglio dire tornerà ai livelli pre-pandemia, non prima del 2024, e forse ancora più in là in USA e nel Regno Unito.
La dirompente previsione di IWSR, suggerita da un comunicato stampa apparso il 26 maggio sulla pagina web della società di ricerca londinese, è stata subito rilanciata da tutte le più importanti testate mondiali di settore.
Nel 2019 i consumi globali di alcolici sono cresciuti in valore del 3,6% rispetto all’anno precedente, rimanendo sostanzialmente stabili in termini di volume (+0,1% vs 2018), ma i livelli raggiunti nell’anno chiusosi lo scorso 31 dicembre non saranno certo confermati quest’anno, a causa degli effetti dell’epidemia globale. La stessa IWSR prevede infatti, dopo il tornado del Covid-19, un calo a doppia cifra dei consumi per il 2020. Ciò che è successo negli ultimi mesi addirittura potrebbe avere un effetto ancora più negativo della crisi finanziaria scoppiata nel 2008.
Per quel che concerne il vino, nel 2019 è proseguito nei mercati chiave dell’Europa nord-occidentale il rallentamento dei consumi in corso da alcuni anni, mentre come già segnalato a gennaio negli Stati Uniti è stato registrato un calo per la prima volta dopo 25 anni di crescita. È dagli spumanti che ci si aspetta, da qui al 2024, il maggior contributo alla prossima ripresa.
FEB