Le associazioni francesi di rappresentanza dell’industria e del commercio del vino si sono dichiarate fortemente contrarie al progetto del Ministere des Affaires Sociales et de la Sante (MASSDF) di istituire anche in Francia un’iniziativa modellata sul britannico Dry January, mese di sensibilizzazione sul problema dell’abuso di bevande alcoliche, promosso Alcohol Change: una campagna, popolare oltremanica, che invita ad astenersi dal consumo di bevande alcoliche nel primo mese dell’anno, dopo i “bagordi” delle feste natalizie. Sebbene il progetto di Santé publique France (agenzia per la salute pubblica dipendente dal MASSDF), si fosse parlato solo in via non ufficiale alla fine di ottobre (l’annunzio ufficiale era previsto per novembre), le razioni delle associazioni sono state immediate, come riportato da Vitisphere. Al primo ministro Édouard Philippe è stata inviata una presa di posizione, firmata da Association nationale interprofessionnelle des vins de France (Anivin de France), National Confederation of Wine and Eaux de Vie AOC (CNAOC), Confédération des Vins à Indication Géographique Protégée de France (vin IGP), Comité national des interprofessions des vins à appellation d’origine et à indication géographique (CNIV), Vignerons coopérateurs de France (VCF), Vignerons indépendants de France (VIF), Union des maisons et des marques de vin (UMVIN), Vin & Société. Un’altra lettera con critiche al mese senza alcolici e recante una richiesta di sostegno è stata invece indirizzata al presidente Emmanuel Macron a firma delle già citate CNAOC, CNIV, Vin IGP, VCF, VIF, UMVIN, cui si sono aggiunte anche l’Association Générale des Producteurs de Vin (AGPV), la Fédération Nationale des Syndicats d’Exploitants Agricoles (FNSEA), la Fédération des Exportateurs de Vins et Spiritueux (FEVS) e i Jeunes Agriculteurs. Contrarietà al janvier sec è stato espresso successivamente anche dall’Association Nationale des Élus de la Vigne et du Vin (ANEV) con un comunicato (si veda qui). A due settimane dall’inizio del dibattito, il fronte comune delle associazioni del vino sembra avere vinto la sua battaglia. Secondo quanto dichiarato da Maxime Toubart, presidente del Syndicat général des vignerons de la Champagne e co-presinete del Comité Champagne, Macron si sarebbe dichiarato contrario all’iniziativa già il 14 novembre, posizione confermata ieri, 20 novembre, dalla stampa francese che riferisce che ormai il governo avrebbe rinunciato a questa iniziative. Alla soddisfazione delle associazioni del vino si contrappone però una forte delusione da parte delle associazioni impegnate nella lotta alle dipendenze e all’alcolismo, giù favorevoli e promotrici di questa iniziativa.
FEB