La Regione Puglia ha accolto la richiesta, avanzata dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria di blocco dell’iscrizione di nuovi vigneti alla denominazione Primitivo di Manduria DOP, per tre anni a partire dal 31 luglio 2020. Si tratta di un provvedimento storico, chiesto per la prima volta da un Consorzio pugliese, che segna una svolta nella tutela e nella valorizzazione del Primitivo di Manduria dop, e che ha lo scopo di riequilibrare il mercata con una gestione della superficie vitata e della capacità produttiva.
“Avendo ricevuto l’incarico Erga Omnes con le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione – ha dichiarato Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio –abbiamo deciso di non aumentare la superficie coltivata per mantenere stabilità sia dei prezzi sia degli standard qualitativi. La situazione di mercato attualmente non è critica, i prezzi sono stabili, tuttavia, in prospettiva, l’aumento dell’offerta va gestito per tutelare la remuneratività della filiera”.
Nelle ultime quattro campagna vitivinicole (2016-2019) il vigneto iscritto alla Denominazione Primitivo di Manduria dop è cresciuto da 3460 a 4592 ettari, un aumento pari al + 30%.