Nel primo semestre di quest’anno le esportazioni di vino argentino in bottiglia e altro contenitore (vino non sfuso) hanno fatto un balzo in avanti del 20% in valore e del 12,9% in volume rispetto ai primi sei mesi del 2020. Dati, questi e i seguenti, raccolti dall’Instituto Nacional de Vitivinicultura (INV) e diffusi dall’Observatorio Vitivinícola Argentino in un report pubblicato sul suo sito internet (observatoriova.com).
Spediti oltreconfine tra gennaio e giugno 10,67 milioni di ettolitri di vino imbottigliato per un valore FOB di 388 milioni di dollari.
Se prima destinazione del vino fraccionado argentino sono gli Stati Uniti (l’incremento delle spedizioni verso questa destinazione è stato di 7.700 hl rispetto al primo semestre 2020) sono state soprattuto Brasile Messico e Corea a spingere la crescita dell’export volume. Dell’incremento totale delle spedizioni volume (+122.000 hl) ben +50.749 hl sono appannaggio del Brasile, +21.311 hl del Messico, +107.693 della Cina. Buono anche l’incremento delle spedizioni verso la Cina (+6.669 hl).
La dinamica dell’incremento delle spedizioni volume vede un simile andamento in quelle valore (incremento totale vs 1° semestre 2020 di 388 milioni di dollari).
L’export verso il Brasile guadagna 14,6 milioni di dollari, quello verso gli Stati Uniti +7,55 milioni di dollari, quello verso il Messico +6,4 milioni di dollari, quello verso la Cina +5 milioni di dollari.
FEB