Wine Australia ha rilasciato dati ufficiali sull’export di vino australiano nell’anno terminato il 30 settembre 2019, numeri che confermano un solido trend di crescita in termini di valore. In dodici mesi le esportazioni di vino australiano hanno totalizzato 2,89 miliardi di AUD (circa 1,73 miliardi di euro), +7% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è soprattutto il risultato di un consistente incremento del prezzo medio di esportazione, +16% fino a 3,4 A$/litro, spinto in alto dall’imbottigliato, il cui prezzo medio è arrivato al A$6.79 (si è incrementato soprattutto il prezzo medio delle bottiglie sopra A$ 10 FOB/litro dirette negli Stati Uniti); il volume totale del vino inviato dall’Australia oltre confine è, infatti, diminuito (-8%) fino a 7,74 milioni di ettolitri.
Il primo mercato di destinazione per valore è la Cina (+18% fino a 1,2 miliardi di dollari australiani), seguito a distanza da USA (+3% fino a 436 milioni di AUD) e Regno Unito (-4% fino a 365 milioni di AUD). Si scambiano le prime tre posizioni di questo podio per l’export volume: primo posto per il Regno Unito (-2% fino a 25,8 milioni di casse da 9 litri), secondo posto per la Cina (-16% fino a 16,4 milioni di casse), terzo per gli USA (-9% fino a 16,3 milioni di casse). Il 63% del vino australiano prodotto ogni anno è oggi esportato, grazie all’attività di 2,797 esportatori attivi. Ogni giorno, secondo Wine Australia, si bevono al di fuori del paese ben 19,8 milioni di bicchieri di Aussie wine.
FEB