Per le cantine italiane Paesi Bassi e Belgio rappresentano, rispettivamente, il nono e il tredicesimo sbocco commerciale se si guarda al volume d’affari. Con l’enologia tricolore che in entrambi i mercati, in cui la leadership resta saldamente in mano francese, ha mantenuto nel 2011 la terza posizione nel ranking dei fornitori.
Per le importazioni vinicole l’Olanda ha staccato complessivamente un assegno di quasi 822 milioni di euro, poco meno di quanto speso dal Belgio che tra vini, spumanti e mosti ha importato, l’anno scorso, un controvalore di 923 milioni di euro.
I flussi quantitativi documentano acquisti per un ammontare complessivo di 323 milioni di litri da Amsterdam e di 314 milioni da Bruxelles. Con andamenti però differenziati rispetto al 2010, in calo del 13% per i Paesi Bassi e in aumento di quasi il 6% per il Belgio. Solidali, entrambi, con la dinamica delle importazioni in termini monetari, scese nel primo caso di oltre 4 punti percentuali e aumentate del 6,5% nel secondo.
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