Il Wine Institute di San Francisco ha pubblicato il suo report annuale sulla vendemmia californiana 2019, giudicata di alta qualità dai viticoltori della regione. Cominciata la scorsa estate con una o due settimane di ritardo rispetto alla media, il raccolto ha portato nelle cantine, secondo le previsioni del USDA (U.S. Department of Agriculture), 4.2 milioni di tonnellate di uva da vino (-2% vs 2018), massa che vale il 60% di tutto il raccolto d’uva californiano; il raccolto di uva passa è stato infatti stimato in 1,55 milioni di tonnellate, poco sopra l’anno passato (share del 22% sul raccolto totale), mentre il raccolto di uva da tavola – in linea con il 2018 – è stato stimato in 1,3 milioni di tonnellate. In generale, sempre secondo l’USDA, la vendemmia statunitense (California più le altre regioni di produzione; uva da vino + passa + da tavola) ha raggiunto quest’anno 7,5 milioni di tonnellate (-1% vs 2018). La stagione è cominciata con un febbraio piovoso che non ha avuto effetti negativi sul raccolto, visto lo stato vegetativo della vite in quella stagione; la primavera ha visto altre piogge durante la fioritura cui è seguito un clima fresco capace di garantire una maturazione graduale e prolungata delle uve: ciò ha portato a un “superbo equilibrio” nei grappoli. I gravi incendi di ottobre (ne abbiamo parlato qui) non hanno influito sul raccolto perché a quel momento le operazioni di vendemmia erano ormai concluse. La California produce oggi circa l’80% del vino made in Usa. Il California Wine 2019 harvest report del Wine Institute è scaricabile qui, e porta la disamina sulla qualità del vendemmiato per ogni regione di produzione del paese: El dorado County, Lake County, Livermore Valley, Lodi, Madera County, Mendocino County, Monterey County, Napa Valley, Paso Roble, San Diego County, Santa Barbara County, Santa Cruz Mountains, Sonoma County, Temecula Valley.
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