Per il vino è stato un anno da incorniciare il 2010/11 sul mercato canadese. Volumi e valori delle vendite sono risultati positivi, a scapito soprattutto delle birre, scese del 3% a volumi, mentre il vino ha guadagnato un’esatta percentuale, che nei valori (6.1 miliardi di dollari canadesi) sale addirittura al 5%, contro il -0.4% delle bionde.
Bionde il cui consumo pro capite si è ridotto sensibilmente in un anno, passando da 84 a 80 litri pro capite, mentre il vino guadagna tre decimi di punto (16.5 litri). Nel 2010/11 ogni canadese ha speso in media 320 dollari in birre, contro i 177 del vino, ma mentre quest’ultimo guadagna 2 dollari, le bione nel perdono quasi 6.
A livello di mercato, le birre detengono una quota del 45% a valori (-5 punti rispetto a dieci anni fa), mentre i vini sono attestati al 30% (+7 punti). Stessa musica sul fronte volumi, dove le birre sono attestate al 77% di quota contro l’82% del 2001 e i vini guadagnano 4 punti (da12% a 16%).
A livello di vino, infine, fanno meglio quelli d’importazione rispetto ai prodotti locali: +6% a valori contro +4% e +5% contro +0.5% a volumi. Spartito simile per la spumantistica, che vede i vini importati salire dell’1% contro il -5% delle bollicine domestiche sul lato valori e addirittura +8% contro -1% sul lato volumi.
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Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Statistics Canada
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