Quando si parla di consumo di vino è corretto parlare di “quantità a basso rischio”, variabile in base ai singoli casi, così nell’iter dell’Europe’s Beating Cancer Plan (BECA) si apre una terza via scientifica, alternativa al si/no al “livello minimo”, quella che riprende le linee guida Crea 2018 per una sana alimentazione. Il piano europeo di lotta contro al cancro troverà il 15 febbraio prossimo una sua tappa fondamentale, e cioè la presentazione da parte di Veronique Trillet-Lenoir, relatrice della Commissione Beca, della Relazione su rafforzare l’Europa nella lotta contro il cancro – verso una strategia globale e coordinata. A Strasburgo dunque i parlamentari europei avranno l’occasione per correggere il tiro e limare su quelle questioni che da settimane sono finite nel mirino delle associazioni di produttori di vino.
Le considerazioni sul Beca di Elena Dogliotti, biologa e divulgatrice scientifica presso la Fondazione Umberto Veronesi, sono state raccolte da Giulio Somma e pubblicate su Il Corriere Vinicolo n. 5 del 7 febbraio 2022:”quantità a basso rischio” è – secondo la ricercatrice è una locuzione più corretta e non equiparabile a quella di “quantità sicura” che fino ad ora è proposta nel BECA.
FEB