Alla fine dello scorso anno sono state introdotte in Cina le misure dette “anti-gifting”. Sono volte a contenere le donazioni ai dipendenti pubblici (in un’ottica anticorruzione) e prevedono anche il divieto di consumo di alcol durante alcuni banchetti.
Le norme “anti-regalo” hanno già avuto un forte impatto sulla vendita dei superalcolici ma ancora non si sa quanto incideranno sulle vendite di vino.
A questo proposito Nik Schritz, manager del settore vendite del produttore tedesco Reh Kendermann, intervistato da Just-drinks, ha affermato che, secondo le sue previsioni, entro il mese di marzo 2014 le vendite di vini tedeschi in China potrebbero calare di un quinto, proprio in funzione di questa normativa. Si deve notare che il periodo preso in considerazione comprende due delle festività cinesi più importanti, la Festa di mezzo autunno e il capodanno cinese, momenti un cui solitamente le vendite di vino e alcolici sono in crescita.
Precisa tuttavia Nik Schrintz che, incidendo le misure anti-gifting soprattutto sugli alcolici più costosi, queste potrebbero addirittura creare delle opportunità per i lower-priced brand.
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