Un mercato in costante crescita per il vino, con valori raddoppiati nel giro di sette anni, a 43 milioni di dollari di importato nel segmento bottiglia e 6 su quello della spumantistica. Stiamo parlando di Colombia, uno dei Paesi sudamericani più ricettivi dal punto di vista del consumo di vino, dove a crescere è la qualità media del prodotto, passato – come prezzo medio – da poco meno di 2,80 dollari al litro del 2005 ai 5,20 del 2012.
Tra i fornitori, sempre segmento bottiglia, a primeggiare sono ovviamente i due colossi sudamericani: Cile, primo con oltre 23 milioni di dollari di esportazioni, e Argentina, poco sopra 10 milioni. Il primo europeo è la Spagna, avvantaggiata dal fattore lingua, poco sotto i 5 milioni di dollari di export, mentre l’Italia è relegata nelle ultime posizioni, ancora sotto il milione di dollari di valore.
Sul segmento spumanti, la Francia domina la classifica dei fornitori, con 2,2 milioni di dollari (1/3 circa del totale), seguita da Argentina (in fortissima crescita) e Usa. Italia ancora relegata in fondo, con quantitativi davvero risibili.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane colombiane
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