L’errore più insidioso cui si va incontro guardando i numeri del commercio vinicolo mondiale del primo semestre è quello di di paragonare il 2021 con i singoli anni precedenti. Se guardiamo la prospettiva di breve termine, ovvero comparando il primo semestre dell’anno con quello del 2020, quando la pandemia incominciava a dispiegare i suoi effetti, si trovano certamente evidenti segnali di ripresa; allungando però lo sguardo e analizziamo gli andamenti rispetto al recente passato, le certezze incominciano a scricchiolare: il recupero dei valori e dei volumi pre-pandemia non si è ancora del tutto attuato, soprattutto per i vini fermi confezionati.
A partire da questa considerazione, sul CV 29/2021, Carlo Flamini, direttore dell’Osservatorio del Vino di UIV, presenta un’analisi dei dati del commercio vinicolo mondiale, relativi ai principali mercati tracciati dall’Osservatorio.