Il nuovo report di Walker Sands Communications, The Future of Retail 2019: The Paradox Between Convenience and Connection (lo si può scaricare qui gratuitamente) traccia l’impatto delle tecnologie sulle preferenze d’acquisto dei consumatori statunitensi. La prima edizione di questa analisi risale al 2013 e quella recentemente pubblicata trova nella convenienza e nella connessione senza soluzione di continuità tra esperienza on-line ed esperienza in-store (convenience and connection) le due principali leve delle decisioni d’acquisto. Altro fattore di crescente importanza rilevato è la sostenibilità dei brand, cui guardano soprattutto i giovani; si tenga presente a questo proposito che i millennials americani stanno per diventare più numerosi degli appartenenti alla boomer generation, e ciò avrà grandi conseguenze sui consumi.
Guardando in particolare a quanto l’analisi evidenzia sul mercato al dettaglio online, si scopre che oggi ancora (è stato così fin dalla prima edizione del rapporto) il primo driver d’acquisto di questo canale è la consegna gratuita (per il 77% degli intervistati da Walker Sands); seguono la possibilità di reso o di cambio gratuite (48%), la spedizione nello stesso giorno dell’ordine (39%).
Il canale food / groceries rimane quello in cui vi è la maggior percentuale di vendite all’interno dei negozi fisici, e cioè l’83% vs 17% che passa dai diversi negozi online (quelli dei brand, quelli dei retailer e quelli di terze parti).
Ciò non toglie però che le sopramenzionate leve d’acquisto dell’online debbano essere ben tenute in considerazione da chi vende vino nel canale Dtc, soprattutto in un mercato come quello statunitense dove questo canale non smette di crescere. I più recenti dati di Wines Vines Analytics rivelano, infatti, che nell’anno a maggio 2019 le vendite di vino dirette al consumatore hanno superato negli Stati Uniti i 3 miliardi di dollari (+9% vs 2018).
FEB
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