La Nigeria è uno dei Paesi africani in cui l’economia sta crescendo a ritmi più elevati: +7% annui nell’ultimo decennio, con una sperequazione economica che però rimane evidente tra i lavoratori dell’agricoltura e le classi urbane di reddito medio-alto, che rappresentano il 10% dei 160 milioni di abitanti, nelle cui mani si concentra il 40% delle ricchezze nazionali.
In questo contesto, quello vinicolo è un mercato che ha già assunto un profilo qualitativo elevato, almeno tra la popolazione dal reddito maggiore, e che muove un discreto giro d’affari: le stime Euromonitor relative al 2014 parlano di un fatturato per vini e spumanti pari a 600 milioni di dollari Usa, tutto proveniente da importazione, in assenza di una produzione locale. Valore che entro il 2019 si stima possa salire fino a sfiorare gli 800 milioni di dollari, corrispondente a una quota del 16% di tutti gli alcolici (+4 punti rispetto al 2014), a danno delle birre, dominatrici del consumo nigeriano di alcolici, che scenderebbero al 65% (-8 punti sul 2014).
I dati Euromonitor descrivono il mercato nigeriano e le proiezioni sul suo sviluppo futuro, nei canali off e on-trade, e la versione integrale di questo articolo entra nel dettaglio, andando a esplicitare cosa rappresentino questi numeri in termini di stili di consumo reali. Dove si evidenzia un crescente interesse nei confronti delle etichette di alta qualità, con i vini fermi e rossi tra i preferiti e lo Champagne in cima alle preferenze degli sparkling, tanto da rappresentare per la Francia un mercato pari a quello russo e addirittura doppio rispetto a quello cinese. Di grande interesse per gli esportatori italiani anche il focus sui Paesi maggiori esportatori, dove ancora una volta è la Francia sul primo gradino del podio, Spagna seconda, mentre l’Italia si trova solo al quinto posto, superata dagli Usa e dal Sudafrica.
Un mercato attraente, dunque, anche se i problemi relativi alla sicurezza, a causa dei numerosi conflitti scoppiati nel Paese per il controllo del potere politico e delle risorse naturali, resta sempre un ostacolo da considerare.
Questo articolo fa parte del grande Speciale dedicato all’Africa, uscito sul Corriere Vinicolo n.5.
Scarica la APP per iOS e Android e acquista il Corriere Vinicolo n. 5/2016 contenente la versione integrale di questo articolo
Guarda la demo del Corriere Vinicolo
Devi essere connesso per inviare un commento.