Per mezzo di una nota rilasciata lo scorso 19 agosto, Diageo ha annunciato di avere acquisito una quota minoritaria Rheinland Distillers GmbH, una piccola distilleria di Bonn nata nel 2014, con un investimento di soli € 4.000 da due amici di lunga data, Raphael Vollmar e Gerald Koenen. Particolarità di questa distilleria, già vincitrice di diversi premi con il suo tradizionale Siegfried Rheinland Dry Gin, la produzione fina dal 2018 di un’alternativa analcolica al suo prodotto di punta. Si tratta di un “gin” analcolico, chiamato Siegfried Wonderleaf, bevanda prodotta con le stesse botaniche del classico gin.
L’investimento – arrivato a pochi giorni da quello ben più consistente che la stessa Diageo ha fatto acquisendo per 610 milioni di dollari Aviation American Gin (qui il comunicato che annuncia l’acquisizione) – è stato operato attraverso la controllata Distill Ventures, un acceleratore di start-up fondato nel 2013 e specializzato nell’investimento in piccole società indipendenti del settore delle bevande, alcoliche e non.
Quella annunciata nei giorni scorsi non è comunque la prima occasione che dimostra l’interesse del gigante Diageo per il settore degli “alcolici non alcolici”; già lo scorso anno, per fare un esempio, la stampa specializzata aveva suggerito che nei laboratori di ricerca e sviluppo di Diageo si lavorasse alla preparazione di una versione analcolica della famosa birra scura irlandese Guinness (prodotto il cui lancio era già allora stato definito come non vicino nel tempo).
FEB