Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Corea del Sud sono oggi i primi cinque mercati al mondo dell’e-commerce al dettaglio. Secondo una recente analisi di eMarketer, contano oggi per più dell’82% dei tutte le vendite globali, che raggiungeranno nel 2019 un valore stimato in 3.563 miliardi di dollari; il peso dei primi cinque player è destinato inoltre a crescere fino all’’85% entro il 2022.
Più della metà del fatturato mondiale dell’e-commerce, il 55,8% ovvero quasi 2.000 miliardi di dollari, sarà generato dalla Cina, paese per il quale eMarketer prevede una crescita di questo canale del 30% per il 2019 vs 2018. Incremento del 15%, fino a 600,63 miliardi di dollari previsto per l’e-commerce negli Stati Uniti, mentre quello del Regno Unito totalizzerà quest’anno vendite per 137,08 miliardi di dollari (+11% vs 2018), quello del Giappone vendite per 113,63 miliardi di dollari (+4%), quello della Corea del sud 86,59 miliardi di dollari (+11,1%).
La futura crescita dell’e-commerce in Cina è strettamente legata a quella della classe media; in particolare si registra che nei prossimi anni saranno le popolazioni delle campagne a incrementare i loro acquisti online, grazie ad un miglioramento delle proprie condizioni economiche. Negli Stati Uniti, invece, il settore delle vendite al dettaglio è guidato dalla categoria “computer ed elettronica di consumo”, per cui si prevede un incremento del fatturato fino a oltre 190 miliardi di dollari nel 2022, a partire dai 130 miliardi di dollari circa previsti per il 2019. Per quel che concerne il Regno Unito, sarà Amazon a giocare un ruolo importante nell’espansione di questo canale, soprattutto grazie alla sua popolarità tra i consumatori di tutta Europa. In Giappone e Corea del Sud saranno la crescente domanda estera di beni di elettronica di consumo (e di cosmetici per la Corea) a portare all’economia nazionale benefici, che si dovrebbero trasformare in una maggior propensione dei consumatori a fare acquisti on-line.
FEB
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