Tra le pagine dell’ultimo D-News (anno 5, n. 6) – inserto mensile de Il Corriere Vinicolo a cura dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino – Graziella Benedetto, professore associato di economia ed estimo rurale presso la facoltà di agraria all’Università degli studi di Sassari, affronta in una nota il tema dell’accessibilità nel turismo del vino.
Sono oggi in costante aumento i visitatori, anche con disabilità motorie, che si spostano verso i luoghi di produzione del vino, per conoscere le aziende, degustare vino e partecipare alle attività dell’enoturismo esperienziale. Questo segmento del turismo è oggi in continua espansione, come risulta anche da quella letteratura scientifica che negli ultimi venti anni (2001-2022) si è focalizzata sulla tematica multidimensionale e dinamica delle persone con disabilità motorie, ma che allo stesso tempo, analizzando le criticità legate alla fruibilità dei luoghi turistici in generale, evidenzia che l’offerta di alloggi accessibili è ancora molto scarsa o addirittura inesistente, anche nel turismo rurale.
Oggi, a livello internazionale, arrivano segnali positivi, limitati ma molto utili da comunicare alla domanda finale e all’offerta potenziale per diffondere le buone pratiche. L’informazione e la comunicazione sono infatti un punto cruciale per facilitare l’accessibilità, sia per quanto riguarda l’individuazione delle strutture, sia per quanto riguarda l’identificazione dei servizi e delle facilitazioni disponibili.
In Italia, nell’estate 2022, l’Associazione Nazionale Le donne del Vino ha avviato un sondaggio per avere un quadro dell’accessibilità nelle cantine italiane aperte al pubblico e per verificare la tipologia del servizio offerto. Il sondaggio, che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, ha permesso di verificare che otto cantine del nostro paese (distribuite tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Basilicata, Abruzzo e Sardegna) hanno già effettuato investimenti infrastrutturali con l’obiettivo di consentire la visita completa dell’azienda (vinificazione e affinamento) e di agevolare la degustazione adeguando le sale con porte più larghe e tavoli più alti.