Tempo di vacanze e di enoturismo: tante le sfaccettature ed i temi “in vigna e cantina” per questo fenomeno che in Italia ha radici lontane ed una tappa importante segnata ormai ventotto anni fa dalla prima edizione di Cantine aperte, andata in scena nel maggio del 1993 per intuizione del Movimento Turismo del Vino.
Sfogliando le pagine del CV 20/2021 ci si imbatte in tre interessanti contributi sul turismo del vino.
Nello speciale curato da UGIVI (Unione Giuristi della Vite e del Vino) l’avvocatessa Floriana Risuglia ripercorre gli step che hanno portato al Decreto enoturismo 2019, proponendo altresì una rassegna degli indirizzi e delle linee guida oggi previste in materia
Andrea Guolo, nell’articolo “Enoturista. Da spettatore a protagonista” alla pagina 18 dello stesso numero del settimanale di UIV offre ai lettori spunti e riflessioni sul Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2021, curato da Roberta Garibaldi docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo e presidentessa dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
Ed ancora, a cura di Patrizia Cantini, nell’articolo Perle di vino tra vigneti eroici: patrimonio da tutelare e valorizzare (a pag. 23) la proposta di un affascinante viaggio tra le viticolture europee estreme, con tappe in Valle d’Aosta, nella Galizia, nella Mosella, sul Rodano, nel Peloponneso e nell’isola di Tenerife.
Quali invece le prospettive per il prossimo futuro? Il settore è già in ripresa ma solo tra due anni si tornerà ai valori del 2019: ce ne parla Fabio Ciarla sul CV 25/2021, presentando il XVII rapporto Turismo del vino in Italia, curato dall’associazione “Città del Vino”.
Il CV 20/2021 ed il CV 25/2021 sono scaricabili gratuitamente nell’edicola digitale de Il Corriere Vinicolo.
FEB