L’Observatorio Español del Mercado del Vino (OEMV) ha rilasciato a fine agosto l’aggiornamento del suo bollettino sulle esportazioni vinicole nazionali, con dati che arrivano a coprire tutto il primo semestre dell’anno in corso. Dopo mesi di perdite importanti anche “causa Covid” (il primo trimestre si era chiuso con un calo delle esportazioni del 10,7% in volume e del 5,7% in valore e la contrazione era perdurata ad aprile e maggio), il mese di giugno ha – per così dire – “addolcito” la situazione, facendo registrare invii all’estero per 1,715 milioni di ettolitri (+0,2% vs giugno 2019) e 224,8 milioni di euro (+10%).
A conti fatti dunque, nel primo semestre 2020, la Spagna ha spedito oltre confine 9,464 milioni di ettolitri di vino (-11,6% vs 1° semestre 2019), per un valore di 1,198 miliardi di euro (-7%) e un prezzo medio di 1,27 €/l (+5%).
È interessante notare che nel semestre in esame, le perdite siano percentualmente maggiori per il vino sfuso (-17,7% volume e -9,1% valore) che per l’imbottigliato (-3,6% volume e -6,6% valore); allo stesso tempo però è proprio lo sfuso a vedere crescere il suo prezzo medio del 10,5% sul primo semestre 2019, mentre il prezzo medio del vino in bottiglia è calato del 3,1%.
Tra i vini confezionati è da segnalare un’ottima prestazione del bag-in-box, che ha visto nei primi sei mesi dell’anno una crescita delle esportazioni del 16% in valore e del 31% in volume, compromessa (solo in parte) da una diminuzione dell’11,6% del prezzo medio.
Guardando alle destinazioni del vino spagnolo in bottiglia, si segnala la crescita delle spedizioni verso Regno Unito (+9,6% valore e +17% volume) e Olanda (+8% valore e +6,3% volume), mentre sono crollati gli invii verso Cina (-42% valore e -35% volume), Portogallo (-16% valore e -19,6% volume), Giappone (-18% valore e -19% volume) e Stati Uniti (-12,5% valore e -12,7% volume).
FEB