La Fédération des Exportateurs de Vins & Spiritueux (FEVS) ha diffuso i dati sulle esportazioni francesi di vino e superalcoli nel primo semestre 2017 (qui il comunicato stampa in lingua francese datato 7 settembre).
Giro d’affari complessivo di 6 miliardi di euro, che equivale ad una crescita sul periodo precedente del 6%, garantita soprattutto dalle vendite di vino. Volumi totali in crescita del 5%.
Le spedizioni di vino oltre confine hanno totalizzato un fatturato di 4 miliardi di euro (+13%) e un volume pari a quello di 69 milioni di casse. L’export di vino fermo è cresciuto del 5% in volume e del 13% in valore, quello dei vins mousseux del 10% in volume e del 13% in valore.
Guardando alle denominazioni fanno molto bene Bordeaux (+9% volume e +23% valore), Bourgogne (che cresce del 10% nel valore, mentre conserva gli stessi volumi del periodo precedente), e Beaujolais (+13% volume e +20% valore). I vini di Provenza invece hanno fatto segnare un notevole +38% in volume e +43% in valore.
Le esportazioni di superalcolici hanno invece raggiunto un volume corrispondente a 24 milioni di casse (+3%) e un valore di 1,9 miliardi di euro (+9%); primo prodotto di categoria il Cognac (+7% in volume e +14% in valore). Cede invece la vodka (-8% volume e -10% valore).
Circa le destinazioni, i dati della FEVS indicano una crescita del commercio di vino e superalcolici francesi verso il Nord America, +17% in valore fino a 1,5 miliardi di euro, e pure verso China – Hong Kong – Singapore, +18% in valore fino a 1,1 miliardi di euro; le spedizioni verso le citate destinazioni asiatiche vedono una crescita del +23% per il vino e del +12% per i superalcolici.
L’export verso i paesi dell’Unione Europea è invece cresciuto del 6% in valore: UK +4%, Germania +1%, Italia e Spagna +9%.
Alla volta della Russia sono invece partiti in sei mesi vino e superalcolici francesi per un valore totale di 33 milioni di euro (+55%), cui corrisponde un volume incrementatosi del 24%.
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