lunedì 7 ore 10.30
Spazio-arena dell’area del ministero delle Politiche agricole
Tavola rotonda
“La cantina del ristorante: aspetti commerciali, logistici e finanziari”
Nelle carte dei vini della ristorazione italiana l’89% delle etichette è nazionale, il 42% è bio e la spesa media di un ristorante di qualità in cantina è di 30 mila euro/anno. 251 è il numero medio di etichette che compongono una carta dei vini nei ristoranti appartenenti alla fascia di prezzo sotto i 50 euro; sale a 433 nella fascia 50-75 euro e, a ben 825, nei ristoranti “top price”.
Un valore economico rilevante cui si aggiunge, da una parte, il ruolo “moltiplicatore” svolto dalla ristorazione nella comunicazione e nell’immagine del vino e, dall’altra, la funzione di integrazione e qualificazione dell’offerta che il vino italiano offre alla ristorazione. Insomma, un rapporto forte, indispensabile, che in passato – e tuttora – continua a consumare, proprio per la sua importanza, una dialettica accesa. Produttori da un lato, ristoratori dall’altra, che discutono su ricarichi, forniture, assortimento per ritrovarsi sul tema di una proposta che diventi business, una offerta che conquisti il consumatore proponendo la “qualità ad un giusto prezzo”. Una reale e profonda sintonia – sulla quale viaggia una fetta importate dell’industria vitivinicola e della ristorazione del “Bel Paese” – che ha ancora ampi e inesplorati margini di miglioramento e sinergia.
Per approfondire alcuni di questi aspetti, la Federazione dei Pubblici Esercizi di Confcommercio-Imprese per l’Italia ha voluto organizzare al Vinitaly una tavola rotonda sul tema “La cantina del ristorante: aspetti commerciali, logistici e finanziari” (lunedì 7 ore 10.30 spazio-arena dell’area del Ministero delle Politiche Agricole), chiamando l’Unione Italiana Vini al tavolo di confronto. “I dati confermano che l’italianità della cantina – ha detto il presidente nazionale di FIPE-Confcommercio Lino Enrico Stoppani – è un elemento comune a tutta la ristorazione di qualità a testimoniare che siamo parte importante di una filiera che deve costruire aree di maggiore integrazione e collaborazione. La gestione della cantina del ristorante – prosegue Stoppani – richiede notevoli competenze non soltanto in termini di conoscenza del prodotto e di servizio al cliente ma anche in termini economici e finanziari”. Al convegno – che sarà trasmesso in diretta su un canale SKY – interverranno anche il prof. Daniele Angelo Previati, dell’Università Roma Tre, l’esperto di marketing Lorenzo Farina, Antonio Santini del noto Ristorante “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio ed il presidente dell’Unione Italiana Vini, Domenico Zonin. “La ristorazione è strategica per il vino italiano – ha detto Zonin – e, tanto più in un momento di difficoltà come l’attuale i destini dei produttori e dei ristoratori sono uniti in una difficile battaglia comune. La nostra presenza al convegno di Fipe – ha concluso il presidente di UIV – assume per noi un valore prospettico. Andremo con proposte precise per sviluppare un dialogo al quale teniamo molto”.
lunedì 7 aprile, ore 15,30
Sala B dell’area del ministero delle Politiche agricole
Convegno
Successi sui mercati internazionali e barriere all’export: percorsi e prospettive
5 miliardi di valore per l’export e 12 accordi bilaterali UE ancora in stallo; più del 50% della produzione esportata e paesi dove ogni mese cambiano le regole per importare vini. E poi, il problema Cina, Usa l’incognita Russia … Mentre le esportazioni del vino italiano segnano successi crescenti, rappresentando sempre di più – a fronte di un mercato interno stagnante – la vera forza trainante dell’economia vitivinicola italiana, il quadro delle “regole” per l’esportazione si fa sempre più complicato. Paesi dove ogni mese arrivano nuovi balzelli e pratiche amministrative, altri dove la stessa Unione Europea fatica a chiudere accordi bilaterali di libero scambio (sono ancora 12 quelli su cui si sta lavorando ormai da molto tempo), per non parlare del “caso Cina” e dell’ambizioso quanto complesso negoziato “TTIP” appena avviato con gli Stati Uniti, definiscono un quadro a dir poco intricato, nel quale le aziende italiane rimangono spesso impigliate con serie ripercussione economiche negative.
Per “fare il punto” sulla situazione, l’Unione Italiana Vini ha organizzato un incontro-confronto al Vinitaly, nello spazio del Ministero per le Politiche Agricole (lunedì 7 aprile, ore 15,30), al quale parteciperanno Felice Assenza e Amedeo Teti, Direttori Generali rispettivamente del Ministero per le Politiche Agricole e del Ministero dello Sviluppo Economico, Josè Ramon Fernandez, Segretario Generale del Comité Vin, ed il Responsabile “Stati Uniti” della DG Agri della Commissione Europea, Francesco Meggiolaro, che sta seguendo la trattativa commerciale con gli Usa. Ad aprire i lavori – che saranno moderati da Paolo Castelletti, Segretario Generale dell’Associazione – il vicepresidente di Unione Italiana Vini, Antonio Rallo, coordinatore del tavolo “promozione”, che avrà il compito di “provocare” il dibattito presentando le principali criticità incontrate dalle imprese sui mercati internazionali. “Data l’estrema importanza che l’export rappresenta per il settore vitivinicolo – ha commentato il presidente di Unione Italiana Vini, Domenico Zonin, cui sono affidate le conclusione dell’incontro – abbiamo voluto dedicare alle difficoltà incontrate dalle imprese sui mercati internazionali il nostro appuntamento al Vinitaly. Ci attendiamo molto da questo confronto tra le istituzioni Italiane e Comunitarie, per individuare soluzioni su cui lavoreremo insieme ai colleghi del Comitè Vin”.
Devi essere connesso per inviare un commento.