La prima pagina de Il Corriere Vinicolo n. 33/2022 del 10 ottobre, è dedicata alle due tra le più importanti operazioni condotte recentemente da fondi di private equity nel settore del vino. Si tratta, in particolare, dell’acquisizione da parte di Investindustrial di dieci aziende della filiera dei macchinari e tecnologie enologiche aggregate sotto il nuovo Gruppo Della Toffola, e poi di Clessidra che ha integrato Botter e Mondodelvino nel nuovo gruppo Argea.
L’holding industriale delle tecnologie del vino promossa da Investindustrial raggruppa, intorno all’azienda core Della Toffola, nove imprese specializzate nei diversi processi di cantina (Permeare, Gimar, Sirio Aliberti, Frilli e Priamo Food Technologies per le processing solutions e Bertolaso, Ave, Z-Italia e Ape-Impianti per il settore imbottigliamento e packaging), con gli obiettivi di una crescita dimensionale fondata su integrazione, innovazione, sostenibilità: si punta ad un fatturato di 500 milioni di euro, anche perché il fondo non avrebbe intenzione di uscita a breve. Nel servizio di Giulio Somma e Fabio Gibellino un’intervista ad Andrea Stolfa, Ad del Gruppo Della Toffola.
Argea – neologismo che è crasi tra “Ar”, per “arte”, e Gea, come terra – il nome invece del nuovo gruppo avviato oltre un anno fa dal fondo di private equity Clessidra con l’acquisizione della maggioranza di Botter e della quasi totalità di Mondodelvino. Si punta a raggiungere il primo posto tra i player privati del vino italiano, secondo un modello innovativo d’impresa che vuole rispondere al tema del sottodimensionamento delle imprese italiane nella sfida del mercato globale, con una formula “a matrice” in grado di crescere ulteriormente. Cinquanta milioni di investimenti, prospettive di crescita importanti (anche in questo caso si punta ad una soglia di fatturato di mezzo miliardo di euro) e focus sulla sostenibilità. Nel servizio le dichiarazioni di Andrea Ottaviano (Ceo di Clessidra), Massimo Romani ed Enrico Gobino, rispettivamente Ad e responsabile marketing del nuovo gruppo Argea.
“Se le previsioni verranno rispettate – scrive il Direttore de Il Corriere Vinicolo nel suo editoriale – il nostro Paese avrà due nuovi player di grande rilievo in grado di posizionarsi nel primo gruppo di imprese a livello mondiale e contribuire in maniera determinante ad affermare, a livello globale, l’immagine dei nostri vini, da un lato, e del nostro know-how tecnologico dall’altro”
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