Proseguiamo l’analisi dei principali mercati di destinazione dei nostri vini per categoria: dopo i , tocca agli Igp, anch’essi in bottiglia.
La prima sostanziale novità è che è il Regno Unito il primo mercato a volume e – a differenza dei Dop – dominano nelle richieste i vini bianchi. Qui, come negli Usa peraltro, l’effetto Pinot grigio è assai sensibile. Confermano inla prevalenza sui rossi la Germania, il Canada e la Svizzera. Stesso discorso per i cinesi, che in tre mesi si sono portati in patria oltre 100.000 ettolitri, di cui la stragrande maggioranza rossi.
Sul fronte valori, gli Stati Uniti, anche qui sbilanciati sul fronte bianchi, si riprendono il ruolo di primo mercato per le nostre Igp, seguiti con quote identiche da Germania e UK, che però hanno una spesa inversa: più rossi i tedeschi, bianco per gli inglesi. Totalmente rossa la spesa svizzera, così come per i cinesi.
Anche qui, come già visto per i Dop, sono i mercati dell’Estremo oriente e quelli nord-europei a pagare di più in media un litro di vino Igp: 5,60 euro Singapore, sopra ai 4 Hong Kong, Lussemburgo, Corea. Viaggiano a metà classifica gli Usa, un po’ meglio in classifica la Germania rispetto a dove stava piazzata sui Dop, mentre conferma di essere la nostra bestia nera il Regno Unito, che non va oltre gli 1,50 al litro.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat
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