La Sonoma State University (SSU) ha realizzato, in collaborazione con il Wine Business Institute, una ricerca sulle preferenze di consumo degli americani.
Si tratta della annuale American Wine Consumer Preference Survey e quella 2015 è la seconda edizione di questa ricerca. Ha coinvolto, a partire dallo scorso maggio, 1072 consumatori americani (59% donne, 41% uomini). Il 58% dei partecipanti ha un’età compresa tra 21 e i 29 anni (Millennials); il 29% un’età tra i 30 e i 37 anni; il 23% tra i 38 e i 39 anni (Generazione X), il 21% tra il 50 e i 68 anni (Baby Boomers). In merito ai gruppi etnici di appartenenza la base statistica era così suddivisa: 65% caucasici, 13% ispanici, 11% afroamericani, 11% asiatici.
I partecipanti avevano un reddito medio tra i 50mila e i 59.999 dollari, ma il 18% di loro superiore a 100mila dollari. In media inoltre i partecipanti alla ricerca erano ben istruiti (il 60% di loro ha un college degree, quando la media nazionale Usa è del 32% secondo il Census 2014). Il 59% dei partecipanti è sposato, il 48% ha figli sotto i 18 anni che vivono in casa.
Prima macro suddivisioni rilevata è quella tra bevitori abituali (High Frequency Wine Drinkers – consumo di vino una o più volte a settimana), il 56% e bevitori occasionali (Occasional Drinkers), il 44%.
Ai partecipanti è stato chiesto quali fossero i loro gusti in merito a varietà, categoria e gusto. Ne sono risultate le seguenti classifiche.
Varietà: Chardonnay, Merlot, White Zinfandel, Pinot Grigio, Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Riesling, Zinfandel, Sauvignon Blanc, Moscato, Malbec, Syrah.
Tipologia: rosso, bianco, rosato, spumante, da dessert e fortificato.
Il gusto più popolare tra i consumatori americani è risultato essere il fruttato. Il gusto è anche la prima ragione per la quale i consumatori americani dichiarano di bere vino.
La scelta invece è fortemente condizionata dal prezzo, seguono per importanza nella scelta il brand, la varietà e il paese di provenienza. Il vino americano è in assoluto quello più popolare (lo dichiara il 95% dei rispondenti), ma al secondo posto c’è il vino italiano (50%), cui segue quello francese (44%), spagnolo (32%) ed australiano (26%).
Tra i tanti dati presenti nel report (una buona selezione la si può trovare qui) particolarmente interessanti risultano quelli in merito all’interesse dei consumatori americani per il turismo del vino. Se, per evidenti questioni logistiche, le cantine americane sono le più visitate, con preferenza per quelle Californiane, seguite da quelle dello stato di New York, di Washington, dell’Oregon e della Florida, allargando lo sguardo al mondo intero è l’Italia la metà più ambita per il consumatore di vino americano (seguono Francia, Spagna, Germania e Canada)
FEB
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