Nell’anno finanziario 2020 e 2021 le vendite di vino dirette al consumatore (DTC) sono cresciute in Australia del 17% in valore e del 14% in volume rispetto al periodo precedente. Si tratta di una performance che supera di netto quella delle vendite generali di vino dichiarate dai produttori australiani: +1% valore e un -5% volume. Fonte di questi e dei seguenti dati il Wine Direct-to-Consumer Survey Report 2021 realizzato da Wine Australia coinvolgendo con sondaggi le cantine australiane.
Il canale DTC rappresenta oggi il 18% di tutte le vendite di vino australiano valore e il 5% di quelle volume. Come suggerisce anche il delta tra queste percentuali (quota valore e quota volume), il valore medio dei vendita è nel canale DTC più elevato rispetto ad altri canali.
In merito alla capacità produttiva delle cantine intervistate da Wine Australia, il Wine Direct-to-Consumer Survey Report 2021 suggerisce che la quota delle vendite dirette cresce per le cantine al diminuire delle loro dimensioni: in media il canale DTC conta per il 74% delle vendite valore delle cantine con produzione dalle 5000 casse da 9 litri in giù.
Guardando ai sotto-canali di vendita DTC, si nota che le vendite DTC passate dall’online sono cresciute addirittura del 23% valore e del 44% volume, quelle dirette in cantina del 22% valore e del 5% volume, quelle “partite” dai Wine Club del 10% valore e del 16% volume, quelle effettuate nei ristoranti di proprietà delle aziende sono cresciute invece in valore del 6%, ma cedono del’11% in termini di quantità. L’unico sotto-canale del DTC australiano, secondo le risposte dei produttori ai sondaggi di Wine Australia, è quello degli eventi, dove le vendite dirette perdono sia in valore (-16%) che in volume (-2%): la ragione di questo decremento (anche per le vendite nei ristoranti di proprietà) è facilmente identificabile nell’impossibilità di organizzare eventi “in presenza” a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia.
FEB