L’India è un Paese in cui i consumi alcolici sono dominati dalle birre e dai superalcolici, ma il mercato dei prodotti vinicoli, in leggera crescita negli ultimi anni, dovrebbe continuare a crescere da qui al 2019, secondo le stime Euromonitor. Attualmente il fatturato retail di vini (compresi i liquorosi) e spumanti si aggira attorno ai 320 milioni di dollari, una cifra irrisoria, pari a meno dell’1% della quota valore dell’intero mercato degli alcolici, che vale ben 40,6 miliardi di dollari. L’analisi Euromonitor ipotizza che entro la fine del decennio possa arrivare a 473 milioni, con una leggera crescita sostenuta dalla maggiore conoscenza del settore enologico, dalle accresciute attenzioni dei mass media, dal fattore moda e dagli aspetti salutistici, che spingono verso consumi meno alcolici rispetto agli spirits.
A ostacolare la diffusione del vino ci sono vari elementi: primo fra tutti la presenza di dazi e tariffe che limita fortemente le etichette d’importazione, che arrivano a un prezzo al consumo triplicato rispetto a quello d’origine. A rallentare questa crescita si è aggiunta la forte svalutazione della rupia rispetto al dollaro Usa (di oltre il 20% tra il 2009 e il 2014 e di un altro 4% nel 2015), che ha spinto i consumi, pur in aumento nei volumi (+50% dal 2009 al 2014), verso la produzione nazionale, di minor qualità e prezzo.
È evidente però che in un Paese come l’India il potenziale c’è: dal 2003 al 2011 il tasso di povertà è dimezzato, il Pil ha fatto segnare un incremento medio annuo dell’8% e un’ulteriore spinta alla crescita è arrivata dall’afflusso di capitali dall’estero, soprattutto per investimenti in infrastrutture. Tra il 2012 e 2014 c’è stata una battuta d’arresto dell’economia, che però già da quest’anno dovrebbe ripartire, secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, per ritornare su tassi di crescita intorno al 7,5%.
Nello speciale pubblicato sul numero 35 del Corriere Vinicolo si trovano le tabelle e i grafici con i dati raccolti e stimati dalla ricerca Euromonitor, con i volumi e i valori delle vendite di bevande alcoliche off e on-trade dal 2009 al 2014, suddivise per tipologia, e le stime fino al 2019. Le quote di mercato in volume e valore, dove è evidente lo strapotere di spirits e birra, e poi il dettaglio delle vendite off-trade e on-trade, per valore e volumi, di vini fermi (rossi e bianchi) e spumanti. Infine un’istantanea sulle vendite per price point riferite al solo canale off-trade e un approfondimento sulle importazioni di vino in India, con uno sguardo particolare ai vini esportati dall’Italia.
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