Il 62% degli statunitensi adulti consuma, almeno occasionalmente, bevande alcoliche. Lo indica l’annuale sondaggio Consumption Habits di Gallup. Questa percentuale è in linea con quella media degli ultimi 80 anni (63%). Negli ultimi otto decenni, sono disponibili dati a partire dal 1939, si è verificato che questa percentuale si avvicinasse al 70% tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, e che scendesse al di sotto del 60% diverse volte tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta e in alcuni singoli anni tra il 1989 e il 1996.
Il 38% degli americani si dichiara invece astemio; percentuale questa rimasta al di sotto del 40% a partire dal 1997.
Più nel dettaglio, oggi, alla domanda “bevi più spesso birra vino o superalcolici?” il 40% degli intervistati da Gallup ha risposto birra; il 30% vino e il 26% superalcolici.
La birra è la scelta più popolare del 62% dei bevitori maschi adulti (il 19% delle femmine), ed è inoltre preferita tra i cittadini americani meno istruiti e di reddito medio.
Da due decenni il vino è scelto più spesso di altre bevande alcoliche da almeno tre consumatori statunitensi su dieci. Il picco positivo è stato riscontrato nel 2005 (39%) mentre la popolarità del vino era meno consistente a metà degli anni Novanta. La preferenza per il vino è più marcata tra le donne rispetto agli uomini (50% vs 11%); il vino è inoltre tendenzialmente la bevanda alcolica preferita tra gli adulti con istruzione superiore (avevamo trattato qui questo argomento).
In crescita, rispetto al passato, la preferenza per i superalcolici. L’attuale quota del 26% è la più alta degli ultimi 25 anni ed è vicina al 24% riscontrato nel 2004, mentre la media di lungo periodo e del 20% circa.
FEB
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