Wine Analytics ha recentemente pubblicato un report sul mercato del vino in Europa con dati relativi a 44 paesi e parte del più ampio Handbook of wine markets in the word.
Tra i mercati europei esaminati vi è la Russia, settimo mercato del vino al mondo per consumo volume (120,7 milioni di casse da nove litri nel 2019) e valore, ma – come suggerito da David Beck, direttore di Wine Analytics in un articolo pubblicato sul blog della società di ricerca – spesso trascurato dai professionisti del vino.
L’analisi del mercato russo sopracitata si basa su dati Deloitte. Eccone di seguito alcuni di certo interesse.
Il 59% dei russi consuma vino, seconda bevanda per “popolarità” dopo la birra (consumata dal 63% dei consumatori adulti), e davanti a Cognac (45%), spumante (41%), vodka (36%) e whisky (25%). La preferenza per il vino è più marcata tra le donne (69%). Più in generale sono i giovani sotto i 35 anni a preferire vino e birra, mentre i superalcolici sono preferiti dai consumatori più anziani.
L’acquirente russo tipo di bevande alcoliche è maschio tra i 26 e i 45 anni, impiegato e di classe media. Acquista bevande alcoliche in media 5 volte al mese, spendendo circa 800 rubli (circa 9 euro); la spesa media annua è quindi di circa 48.000 rubli (circa 530 euro), lo stipendio medio di un abitante di San Pietroburgo.
Il 39% dei consumatori russi è ben disposto ad acquistarle on-line, mentre il 43% degli intervistati da Deloitte afferma di non voler ricorrere a questo canale di vendita, poco apprezzato soprattutto per il rischio che vi ricorrano cittadini minorenni e per timori relativi all’autenticità dei prodotti (il 58% infatti dubita di poter acquistare bevande non-fake su internet).
I consumatori russi sono inoltre molto sensibili agli sconti e spesso acquistano bevande alcoliche in occasioni di giornate quali il Black Friday o durante i saldi di fine anno. Il 43% degli intervistati da Deloitte si definisce infatti “discount hunters” (cacciatore di sconti), cosa non sorprendente – sottolinea David Beck – per il fatto che la spesa in cibo e bevande prende in media il 31% del budget mensile di una famiglia russa.
FEB