Ernesto Abbona: “Grande successo dell’Italia del vino: il territorio come valore culturale e il vignaiolo sentinella dell’ambiente”.
“L’Italia del vino conquista un altro prestigioso successo: le colline del Prosecco diventano patrimonio Unesco portando a 4 i ‘siti’ e gli ‘elementi immateriali’ vitivinicoli italiani iscritti all’ambita lista mondiale di Patrimonio dell’Umanità. Ulteriore preziosa conferma del valore del vino come strumento di tutela, sviluppo e caratterizzazione dei territori così come del vigneto e del vignaiolo quali elementi di salvaguardia e ‘sentinelle’ dell’ambiente”. Con queste parole, Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha commentato la notizia del riconoscimento a “paesaggio culturale di valore mondiale” conquistato dalle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nel corso del 43° sessione del Comitato per il Patrimonio mondiale Unesco, riunita a Baku, qualche giorno fa. Così, dopo i Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, la Val d’Orcia e l’alberello di Pantelleria, l’Italia (primo Paese al mondo per numero di siti iscritti nel registro dei Patrimoni dell’Umanità) arriva a quota 55 nella lista Unesco con un nuovo paesaggio vitivinicolo.
“Oggi è una giornata storica per il Veneto e l’Italia intera – ha commentato il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio -. Le colline del Prosecco sono finalmente, e giustamente, Patrimonio dell’Umanità. Un grande riconoscimento che valorizza le straordinarie qualità sceniche e le tradizioni di un paesaggio culturale unico di eccezionale valore mondiale. Una terra dalla quale nascono i frutti che danno vita a uno dei prodotti che più caratterizza l’eccellenza del nostro made in Italy. Questo risultato arricchisce l’insieme dei siti e beni italiani presenti nella prestigiosa lista Unesco – sottolinea Centinaio – e conferma, ancora una volta, la grande attenzione mondiale nei confronti del patrimonio naturale e culturale del nostro Paese. Il mio plauso va alle autorità italiane che, a tutti i livelli, hanno profuso i loro impegno verso l’Organizzazione delle Nazioni Unite, condividendo e tutelando i valori della cultura, della scienza e dell’educazione”.
“L’iscrizione delle colline del Prosecco nell’esclusivo registro dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura – ha sottolineato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, regista dell’intera operazione –significa promuovere a livello internazionale un microcosmo fatto di natura e di cultura, di attività rurali e di insediamenti storici che hanno plasmato in modo originale e inconfondibile i rilievi della Sinistra Piave. Il blasone Unesco consacra la particolare conformazione geomorfologica delle nostre colline e il ricamo di coltivazioni vitate, di ciglioni erbosi e terrazzamenti creato nei secoli dal lavoro di agricoltori eroici. D’ora in poi istituzioni, imprenditori e abitanti saranno ancor più impegnati nel conservare l’integrità di questo habitat, salvaguardandone la biodiversità e sviluppando le potenzialità attrattive”