Al termine di un percorso cominciato ormai vent’anni fa su impulso dello chef de cave Baptiste Lécaillon, 115 ettari dei 242 coltivati a vite dalla maison produttrice di champagne Louis Roederer otterranno a marzo 2021 la certificazione biologica. Come si legge su The Drinks Business, il vero e proprio percorso di certificazione è cominciato nel 2018, ma è dagli ultimi due decenni che l’azienda francese mette in atto pratiche di viticoltura che includono il lasciare la terra a maggese per alcuni periodi, l’uso di composti biodinamici ed altre pratiche sostenibili ispirate alla permacultura. Oggi tutte le operazioni in vigna sono svolte secondo pratiche biologiche e biodinamiche ed anche per la restante parte dei vigneti è in corso l’iter di certificazione.
A partire dal prossimo marzo, dunque, i vini di Louis Roederer prodotti da uve provenienti dai vigneti certificati potranno avere in etichetta il marchio AB (agricolture biologique) di proprietà del francese Ministero dell’Agricoltura, dell’Alimentazione, della Pesca e dello Sviluppo Rurale. È dello scorso anno invece l’immissione sul mercato del Cristal 2012, prodotto da uve biologiche ma che ancora non poteva vantare il marchio AB in etichetta.
FEB