L’attività delle piccolissime cantine a gestione familiare californiane di Sonoma e Napa è resa ardua dalla normativa di settore, particolarmente rigorosa e di difficile applicazione per i produttori più piccoli. La questione è oggetto dell’attenzione dell’associazione di piccoli produttori agricoli Save the Family Farms – Napa Valley, che da oltre quattro anni si batte perché sia garantito alle aziende familiari produttrici di vino di poter operare.
Come riportato dalla stampa locale (noi leggiamo il North Bay Business Journal), lo scorso 2 febbraio la Napa County Planning Commission ha discusso e raccomandato al Board of Supervisors di Napa l’approvazione dello Zoning code amendment to establish a micro-winery use permit process, un’ordinanza dunque sull’attività delle micro aziende vinicole (qui il testo).
Se l’ordinanza verrà approvata (nel prossimo mese di marzo probabilmente) verrà creata una nuova categoria di produttori, che interesserà chi produce ogni anno tra i 200 e i 5.000 galloni di vino (tra i 7,5 e i 190 hl circa). Il vino dovrà essere prodotto per almeno il 75% da uve provenienti dai vigneti aziendali; sono previste diverse limitazioni anche in merito all’estensione dei locali produzione, affinamento e conservazione del vino e alle attività di marketing e di accoglienza.
Una simile proposta sarà presto presa in esame anche dai competenti organi della contea di Sonoma.
FEB