Due ricercatori del Department of Plant and Microbial Biology della New York State University di Raleigh, nel North Carolina, hanno pubblicato alla fine del 2020 uno studio sui potenziale capacità di alcuni composti presenti nella Vitis rotundifolia (varietà principalmente destinata al consumo fresco come uva da tavola e nota anche come Muscadine) ed in altre piante e alimenti, di inibire un enzima chiave del virus Covid-19: l’enzima M pro..
L’articolo, Docking Characterization and in vitro Inhibitory Activity of Flavan-3-ols and Dimeric Proanthocyanidins Against the Main Protease Activity of SARS-Cov-2, è stato publicato sulla rivista froniters in Plant Science a firma di Yue Zhu e De-Yu Xie (una sintesi dei risultati dello studio è disponibile sul sito di news della NC State University).
Nella ricerca sono stati presi in esame i flavanoli del tipo flavan-3-ols, presenti nel tè verde, in due varietà Muscadine e nel cioccolato fondente. Le analisi di laboratorio in vitro e le simulazioni via software suggeriscono che i flavanoli presenti nei citati alimenti possono legarsi e bloccare, con efficacia diversa, la funzione di un enzima chiave nella propagazione all’interno dell’organismo del virus SARS-CoV-2. Gli enzimi, o proteasi, – così spiega il ricercatore De-Yu Xie – sono infatti importanti per la vitalità di cellule e virus; se le proteasi sono inibite le cellule non sono in grado di svolgere molte funzioni importanti, come ad esempio la loro replicazione. Tra gli obbiettivi dello studio dunque quello valutare quanto i flavanoli presenti negli alimenti e nelle piante campione, siano effettivamente capaci di inibire il modo in cui il SARS-CoV-2 attacca le cellule umane ovvero quanto siano capaci di inibire la propagazione dello stesso virus nelle corpo.
I composti chimici del tè verde e dell’uva Muscadine si sono rivelai molto efficaci nell’inibire la funzione di M pro, mentre i composti chimici del cacao in polvere e del cioccolato fondente hanno ridotto l’attività M pro di circa la metà.
FEB