La Washington State Wine Commission (WSWC) ha rilasciato lo scorso 30 marzo i dati definitivi sulla vendemmia 2022 pubblicati nel suo annuale Grape Production Report. Gli sforzi dei viticoltori dello stato di Washington – il secondo produttore di vino degli Stati Uniti per quantità – hanno portato nelle cantine del paese lo scorso anno 240.000 ton di uva da vino, massa che vale un incremento del 34% rispetto al raccolto 2021 (si tratta di circa 217.724 tonnellate secondo il sistema metrico decimale).
La varietà maggiormente prodotta (28% del totale ovvero 67,015 ton) è stata il Cabernet Sauvignon. Al secondo posto vi è stato lo Chardonnay con 39,450 ton o 16% del totale. Entrambe queste varietà hanno fatto registrare una crescita di produzione significativa sull’anno precedente, rispettivamente del +32% e del +54% vs 2021. Le prime sette varietà prodotte fanno insieme l’88% della produzione totale; tra questa sono da segnalare gli incrementi straordinari di produzione registrati per Pinot Grigio (+70%) e Sauvignon Blanc (+54%).
Più in generale le varietà a bacca rossa sono cresciute di produzione sulla precedente vendemmia del 23%, quelle a bacca bianca del 50%. Le prime contano per il 57% nella produzione totale (quando contavano per il 62% nel 2021).
Calano i prezzi dell’uva corrisposti ai viticoltori. Questi hanno ricevuto nel 2022 in media 1.370 dollari per ton, circa 90 dollari in meno rispetto al 2021. Varietà più pagata è stata il Cabernet Franc: 2.074 $/ton in media; quella che ha fatto registrare il maggior aumento di prezzo è stata invece lo Chardonnay: +13% ovvero +116 dollari a tonnellata, fino a una media di 1.016 dollari/ton.
FEB