“Tutti i resoconti[dalle aziende] suggeriscono che il raccolto è finora eccezionale”. Con questa parole Philip Gregan, CEO of New Zealand Winegrowers (NZW), ha commentato i primi risultati della vendemmia neozelandese 2021, ormai vicina alla sua conclusione (qui il comunicato stampa di NZW). Alla grande qualità, risultato di un’estate molto buona dal punto di vista climatico, si contrappone quest’anno una notevole scarsità del raccolto (non sono ancora disponibili dati numerici ufficiali, già chiara tuttavia una certa variabilità nelle diverse zone viticole) dovuta all’impatto sui vigneti di un clima primaverile fresco e che ha visto gelate tardive.
Commentando la vendemmia New Zealand Winegrowers si è soffermata anche sulle sfide che sono oggi di fronte all’industria vitivinicola del paese. Le chiusure dei confini dettate delle misure di contenimento dell’epidemia del Covid-19 hanno portato ad una carenza di manodopera, proprio in un momento in cui la domanda internazionale di vino neozelandese è in crescita, in particolare in mercati quali il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Australia. La scarsità del raccolto 2021 potrebbe quindi portare ad uno squilibrio tra domanda e offerta.
FEB