Una ricerca finanziata dall’INIA (Instituto Nacional de Investigaciones Agrarias) e dal FEDER (Fondo Europeo de Desarrollo Regional) ha portato alla formulazione di un nuovo fitofarmaco utile a contrastare la Botrytis cinerea. Come si legge sul La Semana Vitivínocola (da cui riprendiamo la notizia), i risultati della sopracitata ricerca, frutto del lavoro dei ricercatori dell’INIA e dell’Universitat Politècnica de València (UPV), sono stati pubblicati sulla rivista Biological Control (si veda A. Marín, M. Cháfer, L. Atarés, A. Chiralt, R. Torres, J. Usall, N. Teixidó. 2016. Effect of different coating-forming agents on the efficacy of the biocontrol agent Candida sake CPA-1 for control of Botrytis cinerea on grapes. Biological Control, 96: 108-119.)
Alla base del nuovo fitofarmaco vi è il lievito Candiada sake CPA-1, agente di biocontrollo isolato e sviluppato da IRTA e Universitat de Lleida, di cui è stata già dimostrata in passato l’efficacia nel contrasto alle principali malattie post raccolta, ed alternativa oggi tra le più efficaci ai fungicidi chimici.
Il nuovo fitofarmaco, diluito in acqua e nebulizzato in vigneto, crea un film commestibile e totalmente innocuo sugli acini che fa da scudo all’attacco della Botrytis cinerea, garantendo inoltre un maggior grado di resistenza alla pioggia e ad altri agenti atmosferici.
FEB
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