Un riordino, necessario, della normativa ha recentemente interessato la zona di produzione del Sannio; sono state abolite le sei precedenti denominazioni di origine controllata e introdotte due nuove Doc, “Falanghina del Sannio” e “Sannio” e la Docg “Aglianico del Taburno”. L’esistenza di sei Doc molto frammentate privava il territorio di qualsiasi identità ed era importante dare alla Falanghina un’efficace tutela in ambito più specificatamente regionale. Per il futuro è bene puntare al rafforzamento dell’equazione tra vitigno e area geografica specifica, fare sistema, recuperare i ritardi e, perché no, pensare all’ipotesi di un “Prosecco del Sud” assecondando il mercato in espansone delle “bollicine”.
L’articolo completo è pubblicato sul Corriere Vinicolo n. 16 del 23 aprile 2012
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