C’è stato uno storico passo in avanti della ricerca sulle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) e il nuovo primato scientifico mondiale è dell’Italia: 5 piante di Chardonnay resistente a peronospora sono state messe a dimora in Valpolicella dal gruppo di Genetica agraria dell’Università di Verona, coordinato da Mario Pezzotti, con lo spin-off EdiVite. Le prime viti in commercio arriveranno nel 2030 ma la ricerca deve procedere speditamente e serve quanto prima il nuovo regolamento Ue sulle tecniche di miglioramento genetico.
A questo traguardo è dedicato un servizio di Giulio Somma e Clementina Palese, pubblicato su Il Corriere Vinicolo 34/2024. Nell’articolo anche le parole del ministro Francesco Lollobrigida sull’impegno del governo italiano per arrivare a “un quadro normativo europeo adeguato in materia di tecniche genomiche, in linea con le attuali esigenze del settore agricolo”.
“Questo passo ci avvicina velocemente al momento in cui avremo la disponibilità di viti resistenti, ottenute con le Tea, che consentiranno di ridurre significativamente l’uso di prodotti fitosanitari per la difesa dei vigneti”