In una conferenza stampa tenutasi lo scorso 31 ottobre, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha presentato le sue prime previsioni sulla produzione mondiale di vino derivante dalla vendemmia 2022. Il Word Wine Production Outlook OIV First Estimates 31.10.2022 suggerisce che, nonostante le ondate di caldo che hanno investito diverse regioni vinicole del mondo, la produzione di quest’anno si attesterà su di un livello simile a quello già osservato lo scorso anno (-1% vs 2021); sarebbe quindi il quarto anno consecutivo in cui la produzione globale sarà leggermente sotto la media degli ultimi venti anni. Le stime che presentiamo di seguito si basano sui dati raccolti in 29 paesi che, insieme, hanno rappresentato il 91% della produzione mondiale 2021.
Per il 2022 la produzione mondiale di vino (esclusi mosti e succhi d’uva) è stimata tra il 257,5 e il 262,3 milioni di ettolitri, con un punto medio che si colloca quindi in 259,9 milioni di ettolitri.
In Europa, in un panorama eterogeneo, il volume della vendemmia è stato superiore alle prime aspettative e si attesta nelle previsioni in circa 157 Mio hl, esclusi succhi e mosti. Si tratterebbe quindi nel complesso di una crescita di 3,5 mhl sull’anno precedente (+2% circa). In generale per Italia e Francia (che insieme rappresentano il 36% dei tutta la produzione mondiale e il 60% di quella dell’UE) il 2022 si è rivelato, in fin dei conti, un anno favorevole. Dall’Italia – che si conferma il primo produttore mondiale – si aspetta un produzione complessiva di 50,3 milioni di ettolitri. Per la Francia, dopo il forte calo del 2021, la produzione attesa è di 44,2 mio hl, il +17% vs 2021. Il terzo produttore del mondo, la Spagna, porterà al bilancio mondiale della produzione vinicola circa 33 milioni di ettolitri (-6% vs 2021 e -12% vs media quinquennale). Riguardo agli altri produttori europei OIV stima: Germania: 8,9 Mio hl (+2% vs 2021), Romania: 4,6 Mio hl (+4%), Bulgaria: 0,9 Mio hl (+5%), Slovenia: 0,7 Mio hl (+15%), Croazia: 0,6 Mio hl (+12%). Portogallo: 6,7 Mio hl (-8%), Ungheria: 2,5 Mio hl (-3%), Austria: 2,3 Mio hl (-6%), Grecia: 1,7 Mio hl (-29%), Repubblica Ceca: 0,6 Mio hl (-8% rispetto al 2021).
Per gli altri produttori dell’emisfero nord, OIV ha comunicato le seguenti stime. USA: 23,1 Mio hl (-4%), Georgia: 2,1 Mio hl (+2% e livello record), Moldova: 1,3 Mio hl (-7%), Svizzera: 1,0 Mio hl (+59%). Non sono ancora disponibili dati sulle vendemmie di Cina e Russia.
Per quel che concerne l’emisfero sud, dove le vendemmie sono terminate da diversi mesi, i dati di previsione sono più accurati. Dopo un 2020 caratterizzato da condizioni meteorologiche avverse e un 2021 da primato, la produzione 2022 attesa è di 55 milioni di ettolitri, -7% sull’anno precedente. Complessivamente, nel 2022 la produzione vinicola dell’emisfero australe dovrebbe rappresentare il 21% del totale mondiale. Dal Cile si attendono 12,4 milioni di ettolitri (-7%), dall’Argentina: 11,4 Mio hl (-9%), dal Brasile 3,2 Mio hl. La produzione attesa dai vigneti sudafricani è di 10,4 Mio hl (-4% rispetto al 2021 ma perfettamente in linea con la sua media quinquennale).
L’Australia ha registrato la più grande variazione negativa rispetto allo scorso anno in tutto l’emisfero australe: con 12,1 Mio hl si tratta del -18% rispetto al 2021. La Nuova Zelanda rappresenta, ancora una volta, il eccezione nell’emisfero australe. Infatti, mentre nel 2021 la Nuova Zelanda è stato l’unico grande paese dell’emisfero australe ad avere una vendemmia di uva da vino inferiore alla media, nel 2022 ha registrato una produzione record, raggiungendo per la prima volta nella sua storia 3,8 Mio hl (+44% / 2021 ).
FEB