In una conferenza stampa del 31 ottobre, Pau Roca, direttore generale di OIV, ha presentato le prime stime sulla produzione vinicola mondiale per il 2019. Previsti tra i 258 e i 267 milioni di ettolitri ossia, volendo dare un volume al centro di questa forchetta, 262,8 milioni Mio hL (sono esclusi succhi e mosti). Si tratta del -10% circa rispetto al 2018, per una perdita di circa 30 milioni di ettolitri.
L’Unione europea vale circa il 60% in termini di volume di quanto stimato, e cioè circa 156 milioni di ettolitri (-15%). La perdita nel volume stimato rispetto alla campagna precedente è stata giustificata dagli effetti delle condizioni climatiche avverse, e in particolare a gelate e siccità). Il Portogallo (6,7 Mio hL; +10% vs 2018 e +4% sulla media degli ultimi cinque anni), è l’unico paese dell’UE a segnare un incremento della produzione, mentre sono in calo i tre principale produttori, che insieme rappresentano l’80% della produzione europea: Italia (46,6 Mio hL; – 15%), Francia (41,9 Mio hL, -15%), Spagna (34,3 Mio hL, – 24%).
In altri paesi quali Germania (9,0 Mio hL, -12%/2018), Austria (2,6 Mio hL, -4%/2018), Romania (4,9 Mio hL, -4%/2018) e Ungheria (3,2 Mio hL, -6%/2018) si osservano livelli di produzione in linea o anche superiori alle rispettive medie quinquennali.
Guardando agli altri paesi produttori dell’emisfero settentrionale, l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino prevede una buona produzione in Russia (6,0 Mio hL, +7%/2018), Georgia (1,8 Mio hL, +1%/2018), Svizzera (1,1 Mio hl, -6% vs 2018, ma +10% sulla media 2014-2018).
Per gli Stati Uniti d’America sono previsti 23,6 milioni di ettolitri (-1%/2018); si tratterebbe in questo caso del quarto anno consecutivo alto livello di produzione (si noti però che questo dato è frutto delle sole previsioni vendemmiali). Gli Usa valgono oggi circa il 12% di tutta la produzione dell’emisfero boreale.
Nell’emisfero sud, dove le vendemmie si sono concluse all’inizio di quest’anno, troviamo uno scenario sostanzialmente in linea con quello dell’emisfero nord: produzione quindi genericamente inferiore al 2018 ma complessivamente in linea con la media quinquennale. L’emisfero australe porta circa il 20% di tutto il vino prodotto a livello globale.
In Argentina, la produzione di vino 2019 è stimata in circa 13,0 Mio hL (-10%/2018). Il Cile, con 11,9 Mio hL, registra un calo del 7% rispetto al 2018 e un aumento dell’8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. In Brasile il volume della produzione di vino stimata è di 2,9 Mio hL, superiore di oltre il 10% rispetto alla sua media quinquennale (le due precendenti vendemmie erano state entrambe superiori a 3 Mio hL).
Nel Sud Africa il raccolto ha risentito fortemente della siccità; per questo motivo la produzione di vino è stimata in 9,7 Mio hL (è il solo produttore dell’emisfero australe a portare quest’anno un volume inferiore alla media quinquennale (-9%).
Per l’Australia le previsioni indicano un volume di 12,5 Mio hL (-3% rispetto al 2018, ma complessivamente in linea con la media quinquennale); per la Nuova Zelanda, infine, si prevedono circa 3,0 Mio hL (-1%/2018).
FEB