Alla fine del 2019, la Duma ha adottato la nuova legge quadro sulla viticoltura e l’enologia (Federal Law N 468-ФЗ “On Viticulture and Winemaking in the Russian Federation) che entererà in vigore il 26 giugno 2020.
Il testo contiene diverse disposizioni che introdurrebbero gravi ostacoli all’esportazione e alla circolazione del vino e prodotti a base di vino nel territorio della Federazione russa.
Oltre all’entrata in vigore imminente, all’assenza di un periodo transitorio e alla successiva modifica legislativa in un breve periodo di tempo (il 9 gennaio 2021 entrerà in vigore il technical regulation 47 dell’Unione Euroasiatica), sono numerose le criticità che renderebbero estremamente complessa la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli in Russia, come ad esempio:
- Disallineamento rispetto agli standard internazionali dell’OIV in materia di pratiche enologiche (es. divieto della pratica enologica dell’arricchimento).
- Divergenza dalla normativa OIV/UE sull’indicazione dello zucchero per i vini spumanti.
- Introduzione di procedure di controllo e ispezione, anche in loco, delle aziende vitivinicole che esportano in Russia.
- Dequalificazione dei prodotti a base di vino (vini aromatizzati).
- Obbligo in materia di indicazione di varietà e origine in etichetta. Queste indicazioni devono essere riportate sull’etichetta frontale del prodotto in una dimensione più grande rispetto a quella delle altre indicazioni.
- Limitazioni all’importazione di vini sfusi.
Unione Italiana Vini si è mobilitata a livello europeo e internazionale per chiedere una posticipazione dell’entrata in vigore della norma e, in questi giorni, è in contatto con l’Ambasciata d’Italia a Mosca per moltiplicare gli sforzi e scongiurare l’entrata in vigore di questo provvedimento.
In queste ore, si stanno intensificando i contatti con le nostre autorità europee e nazionali.
Il Ministro degli Affari Esteri Di Maio, in risposta a una nostra lettera, ha confermato che il governo metterà in campo ogni possibile iniziativa e proseguirà tutti i contatti opportuni con le autorità russe per tutelare gli interessi dei nostri esportatori.
Nel frattempo, la delegazione dell’Unione Europea a Mosca ci ha informato che, presso la Duma, sarebbero in discussione alcune modifiche alla legge, al fine di posticipare la sua entrata in vigore.
Nel corso di questa settimana, saremo informati degli eventuali sviluppi.