Dopo aver dato uno sguardo alle importazioni dei principali Paesi per il segmento bottiglia (leggi), vediamo cosa è successo nel comparto spumanti. Il mercato in generale è in buona salute: da una parte si assiste a una certa ripresa delle spedizioni di Champagne, con recuperi importanti su mercati chiave, come quello britannico e statunitense. Dall’altra, e qui parliamo di Usa e UK, il Prosecco italiano sta continuando nella sua scalata alle classifiche. C’è però da notare che la crescita nell’ultimo anno è stata accompagnata, specie dalle parti di Londra, da tagli dei listini piuttosto sostanziosi. Il che per un prodotto all’apice del successo appare come un controsenso.
In Germania, i conti mostrano un mercato diventato saturo, dove gli stessi produttori locali fanno fatica a collocare prodotto. E anche in Russia, le bollicine francesi, spagnole e italiane hanno preso una sonora sberla, che probabilmente sarà destinata a ripetersi – e anche più forte – quest’anno.
In Giappone, l’Italia porta a casa una robusta crescita, la migliore nel trio di testa che vede aumenti anche per Spagna e Francia.
In Canada l’Italia prende l’onda Prosecco e porta a casa la miglior performance a valore (+13%), accompagnata anche da una progressione a volume del 7%. Bene anche Francia e Spagna.
Continua infine la crescita tumultuosa in Cina: i numeri sono ancora piccoli, ma per Spagna e soprattutto Italia si stanno aprendo discrete possibilitià, in un mercato dove tra l’altro lo Champagne non ha mai sfondato davvero.
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Nota: variazioni percentuali annue. Sulla colonna valori, il dato è stato omogeneizzato in US$: per Germania, UK, Svizzera, Giappone, Canada e HK, si è lasciata la variazione annua originale calcolata sulla valuta locale
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