Le leggi tailandesi impongono severe restrizioni orarie sul commercio di bevande alcoliche. Tra queste il divieto di vendita pomeridiana tra le ore 14.00 e le 17.00, per impedire (questa la ragione tradizionalmente addotta e ora considerata dai più come obsoleta) che i dipendenti pubblici bevano durante il giorno e siano così meno produttivi. La revoca di questo bando “orario”, in vigore dal 1972 e quindi la revisione dell’Alcolic Beverage Control Act del 2008, è stata recentemente proposta ed invocata da Atavit Suwannapakdee, segretario generale del partito democratico Kla Party, per ragioni legate soprattutto al turismo, attività che contribuisce ogni anno all’economia del paese con 3.000 miliardi di Bath di entrate (circa 81 miliardi di euro), grazie all’afflusso nel paese di circa 40 milioni di turisti (così riferisce tra gli altri il portale tailandese di notizie Thaiger).
Da tempo contraria al divieto pomeridiano anche la Thai Alcohol Beverage Business Association (TABBA), secondo cui la restrizione oraria non è certo efficace nel controllo delle vendite e meglio sarebbe da parte delle autorità far rispettare il divieto di consumo e vendita di bevande alcoliche ai minori di vent’anni.
Come si legge sulla stampa internazionale (noi leggiamo Vino Joy), dal primo di luglio ultimo scorso, il bando alla vendita pomeridiana è stato revocato per gli alberghi e le diverse Province del paese potranno decidere se estendere la revoca a bar, ristoranti ed altre attività turistiche. Il divieto di vendita tra le 14.00 e le 17 rimane comunque in vigore nel settore della vendita al dettaglio.
Secondo recenti stime della già citata associazione di categoria TABBA, l’apertura alla vendita pomeridiana nel settore del turismo potrebbe generare entrate per almeno 10 miliardi di Bath al mese (circa 270 milioni di euro).
Ricordiamo anche che lo scorso anno, come misura di contrasto al Covid-19, in alcune regioni della Thailandia era stata vietata in toto a vendita di bevande alcoliche.
FEB