La British Beer & Pub Association ha pubblicato lo scorso 11 giugno il nuovo numero del suo bollettino Beer Barometer che porta in questo numero i dati relativi al mercato della birra in UK nel Q1 2020. Nei primi tre mesi di quest’anno le vendite totali di birra sono crollate del 7,1% rispetto al Q1 2019, per totalizzare il volume di 1,5 miliardi di pinte, il volume più basso registrato negli ultimi venti anni. Il calo riscontrato è secondo la stessa associazione di categoria interamente riconducibile agli effetti del lockdown seguito alla crisi sanitaria del Covid-19, e quindi alla chiusura di pub e bar, per i quali si registra un calo delle vendite del 16% nel Q1, fino al record negativo di 668 milioni di pinte. Si tenga presente che questi dati già preoccupanti sono inerenti alle vendite di gennaio-marzo, periodo interessato per soli pochi giorni dal lockdown, visto che l’invito al non recarsi nei pub per evitare il contagio, fatto ai cittadini britannici dal primo ministro Boris Johnson è del 16 marzo, mentre la vera e propria chiusura di questi esercizi è di venerdì 20 marzo. Ciò significa che soli 11 giorni (20-31 marzo) hanno portato ad un così consistente crollo delle vendite e che per il Q2 ci si attende un’ancora più consistente calo delle vendite. Pub e bar sono infatti ancora chiusi in UK e solo per le birrerie all’aperto si ipotizza una riapertura a partire dal prossimo 4 luglio.
FEB