Secondo un report dalla Business School della University of Edunburgh sul primo impatto del Covid-19 (e del conseguente lockdown) sul settore vitivinicolo nel Regno Unito, le cantine di Inghilterra e Galles prevedono di perdere in media il 52% delle loro entrate nel 2020, in conseguenza della crisi sanitaria internazionale.
L’indagine, che è stata promossa da Wines of Great Britain (Wine GB) e condotta dal professor Francis Greene insieme ad Alessandro Rosiello PhD, afferenti al citato ateneo, ha coinvolto in un sondaggio 745 aziende di dimensioni diverse tra i mesi di aprile e maggio 2020 (di queste solo 138 hanno risposto e le risposte valide alla compilazione del rapporto sono state 92).
Tre quarti degli intervistati ha dunque dichiarato che prevede un significativo calo del fatturato e due terzi accusa problemi di liquidità. Il 47% ha bloccato i suoi investimenti strategici, il 33% sta cercando di rimandare i pagamenti, il 30% ha tagliato i prezzi e il 20% ha già ridotto la produzione di vino. Interessante il fatto che due terzi dei rispondenti dichiara di avere una vetrina di vendita on-line, che ha portato durante il blocco a una crescita del 25% delle vendite effettuate attraverso questo canale. Un terzo dei rispondenti dichiara poi di dover affrontare problemi legati alla supply chain, e specialmente le cantine più grosse temono ora la possibile carenza di manodopera stagionale. Solo il 24% confida nel fatto che gli aiuti governativi possano essere d’aiuto per superare i problemi derivanti dalla pandemia ed una cantina su quattro ha già ridotto il personale.
Il documento finale con in risultati del sondaggio è disponibile qui.
FEB