La passata annata, per la prima volta forse da sempre, permetterà la produzione quest’anno di un solo Eiswein, il tradizionale “vino di giaccio”, vinificato in Germania a partire da uve lasciate mature sulle viti e raccolte solo ad inverno inoltrato, quando – e se – le temperature scendono sottozzero, ad almeno -7° C. Secondo il Deutsche Weininstitut(DWI), infatti, un solo produttore – tra tutti quelli delle 13 regioni vinicole tedesche – potrà quest’anno produrre Eiswein, visto che quasi ovunque la stagione invernale è stata piuttosto mite e le temperature sono sono scese abbastanza per permette la raccolta. Si tratta dell’azienda Zimmerle di Korb, nella regione vinicola di Württemberg che il 3 marzo ha comunicato di avere vendemmiato il 22 gennaio a -8°C uve di Riesling per una produzione prevista inferiore ai 100 litri.
Fatta salva la buona produzione ottenuta dalle annate 2012 e 2015, nell’ultimo decennio la produzione di Eiswein è stata in Germania molto contenuta. Tra i problemi legati all’evoluzione climatica il fatto che la condizione necessaria alla raccolta e cioè, come detto, una temperatura di almeno -7° C, si verificano sempre più avanti nell’inverno (tra gennaio e febbraio), mentre le uve tendono allo stesso tempo a maturare sempre più precocemente: ciò comporta che le uve debbono rimanere mature e sane sui tralci più a lungo rispetto al passato, con maggiore possibilità di perdite (si tenga presente che in media queste uve contano per meno dello 0,1% di tutta la produzione totale del paese). Oltre che essere un prodotto della tradizione, l’Eiswein è molto importante per la reputazione dell’industria vinicola tedesca. I più importanti paesi di esportazione dell’Eiswein sono Cina, Giappone, Usa ed i paesi scandinavi.
FEB