Il canale della vendita diretta al consumatore continua la sua ascesa negli Stati Uniti. Lo dicono chiaramente i dati dell’ultimo DtC Wine Shipping Report di Sovos ShipCompliant e Wines Vines Analytics. Se già il 2020 era stato un anno da record (ne avevamo parlato qui), nel 2021 le spedizioni valore direct to consumers hanno per la prima volta superato la soglia dei 4 miliardi di dollari. L’anno passato è stato un anno di relativo ritorno alla normalità, dopo l’impennata 2020 delle vendite dirette avvenuta nel contesto della pandemia del Covid, ma proprio in questa luce va letta la limitata crescita volume del 1,4% sull’anno precedente (totalizzate 8,6 milioni di casse), cui tuttavia fa da contraltare una crescita valore a due cifre (+13,4), “garantita” da un’altrettanto consistente crescita del prezzo medio per bottiglia fino a $ 41,16 (+11,8% vs 2020).
Guardando alle vendite per provenienza geografica, la parte del leone è (naturalmente) di Napa (+4,1% volume e +18,8 valore; +14,1% prezzo medio/bottiglia) che prende una quota del 45% del valore di tutto il DTC statunitense. Sono state però le aziende vinicole dell’Oregon ad essere le più performanti nelle vendite DCT 2021: +18,% valore, +12,9% volume e +5,2% nel prezzo medio/bottiglia.
Guardando invece alle vendite per dimensione del produttore, il DtC Wine Shipping Report 2022 suggerisce che lo scorso anno sono state le aziende più piccole (produzione fino a 999 casse da 9 litri) a far registrare la maggiore crescita nel prezzo medio per bottiglia (+26,8% vs 2020) e quindi una maggior crescita dei guadagni. Di contro le aziende più grandi – che hanno una quota volume del 18,7% nel mercato DTC – hanno avuto crescite di guadagno inferiore, con un prezzo medio per bottiglia incrementatosi del solo 4,5% vs 2020. Notevole anche che, sempre le aziende più grandi, hanno visto crescere le loro spedizioni DTC volume del 1000% negli ultimi 10 anni.
FEB